Femminile, non femminista

Si può decidere che quel cliché costruito ad arte da alcuni intelligenti maschietti per cui la femminista è una donna acida, incazzosa, che non si depila e non si trucca, quel cliché comunque ha attecchito su di noi, sulla nostra generazione delle nate dopo il ’68.

Si può decidere, dunque, che siccome quel modello di femminista vendutoci dai media non ci piace, anche se NON POSSIAMO NON DIRCI FEMMINISTE, possiamo invece definirci post-femministe.

Oppure, semplicemente, femminili. Che mi sembra un termine giusto, meno aggressivo, che si confa’ ad un tipo di ricerca sui temi al femminile. E ad un tipo di attenzione specifica alle donne.

  • Cristina ST |

    Posto che è davvero difficile trovare la parola, e posto che anti-sessista non è una parola che sento come sbagliata, non credo possa essere questo il contenuto di una ricerca di storie al femminile. Peraltro, non essendoci affatto parità, credo di essere alla ricerca di un termine per le donne, e basta. Discorso peraltro molto lungo e noioso il mio, e del perché li faccio. Che un po’ ho spiegato nel mio libro e un po’ nei miei articoli e un po’ nella casa di produzione-asso iazione no profit al femminile…
    Grazie per i consigli pero’. C’è bisogno e sono importanti.

  • angela |

    “Post-femminista” non mi convince; chi viene dopo (post) non è detto che sia a favore di una riflessione attenta alle donne e alla loro liberazione.
    E sulla liberazione degli uomini? Dal mito del macho, per esempio.
    Che ne dici dunque della parola “antisessista”?

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