Esiste davvero il “voto di rifiuto”?

Mia sorella mi ha girato questa email, credo che provenga da giri "grilleschi". Mi chiedo se è corretto, quanto riportato, oppure no. Nel caso, comunque, a tutto coloro che vorrebbero, o potrebbero farlo, mi vien da dire: non è meglio mettere un’altra volta, un’altra X, e un’altra volta "turarsi il naso" se proprio proprio non vi va giù l’amaro calice?

Oggetto: Elezioni: Voto di rifiuto

Pochi lo sanno ma la legge prevede la possibilita’ di rifiutarsi di votare e metterlo a verbale.
Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate si dichiara
che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo a verbale.

Le schede di rifiuto vengono CONTATE e sono VALIDE, contrariamente alle schede nulle o bianche o all’astensione dal voto.

Nessun media (chiaramente) ne parla, sembra che i giochi della CASTA
siano gia’ fatti, come al solito la gente andra’ a votare il "meno
peggio".

Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un certo numero ( cosa mai successa nelle elezioni italiane)
la casta avrebbe "qualche problema" nell’assegnare i seggi vuoti e i media saranno obbligati a parlarne.
Fate girare questa mail il piu’ possibile, e’ l’unica maniera per fare sentire la voce di tutti quelli che vogliono
un sistema con persone veramente nuove e non un branco di professionisti della politica che rubano soldi parlando di niente.

L’astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo
alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede
nessun quorum di partecipazione. Quindi, se per assurdo nella
consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle
urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si
procederebbe quindi all’attribuzione dei seggi in base allo scrutinio
di tre schede.

Altresì le schede bianche e nulle, fanno si percentuale votanti, ma
vengono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che
ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da
ripartire nel
cosiddetto premio di maggioranza….(per assurdo sempre votando bianca
o nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le suddette
schede andrebbero attribuite nel premio di Forza Italia).

Esiste però un METODO DI ASTENSIONE, che garantisce di essere
percentuale votante (quindi non delegante) ma consente di non far
attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza. E’ infatti
facoltà dell’elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il
certificato elettorale, AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA,
assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione;

è possibile
inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI,
SE VUOLE, L’ELETTORE HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO
RIFIUTO (es.: ‘Nessuno degli schieramenti qui riportati mi
rappresenta’)’.