Serva io? Deborah Bergamini dice proprio che no

Oggi su Magazine de Il Corriere della Sera è uscita un’intervista della sottoscritta a Deborah Bergamini, di cui avevo parlato nel blog qualche giorno fa – per quel poco che la conoscevo – in seguito all’articolo di Repubblica che la intercettava, e la spiegava per quel che abbiam potuto leggere.

Aspetto vostri commenti, nel caso. Per me è stata un pezzo molto impegnativo, interessante, e importante. Nelle mie intenzioni, solo la volontà di restituire la storia di una persona, raccontata da lei stessa.

  • Cristina Tagliabue |

    grazie, credo che in parte sia un complimento…
    per il resto, questa puntigliosità incredibile, lascio al pubblico giudicare. soprattutto a chi fa questo mestiere, o a chi lo vuol capire, un pò più a fondo.

  • Antonio |

    “Adesso che è stata dispensata dal lavoro, è disposta ad aspettare, come Santoro, il reintegro ufficiale anche dopo anni di battaglie legali?
    “Se è questa la mia sorte, perché no. Sto imparando ad assaporare il divenire. Non sai cosa accadrà domani, e aspetti di vedere. In fondo è bello così””
    L’accostamento a Santoro è vergognoso. La sospensione della signora Bergamini è, a quanto dice il comunicato aziandale, una forma cautelativa e non disciplinare. Sono infatti in atto indagini interne. Santoro è stato censurato a causa di una pubblica richiesta di un presidente del consiglio. Non ci trovi alcuna differenza? Non bastano anni di battaglie legali per essere reintegrati… bisognerreb prima di tutto avere ragione. Santoro = licenziamento senza giusta causa. Bergamini = sospensione per accertamento di gravi responsabilità nella gestione aziendale (se vengono appurate altro che reintegro… va mandata al confino!!)
    “Secondo i giornali lei trattava di palinsesti con i suoi omologhi in Mediaset, in relazione alla morte del Pontefice. E’ normale per chi lavora in tivù parlare con la concorrenza?”
    Il testo di una intercettazione telefonica non è l’opinione di un giornale ma quello che gli intercettati hanno detto (sono parole della Bergamini non di un giornalista che dipenge scenari onirici). Inoltre avvisare la concorrenza per un cambiamento di palisesto, o comunicare una nuova scelta aziendale non significa “parlare” … significa essere un infiltrato della concorrenza che attraverso la fornitura di informazioni riservate danneggia volutamente l’azienda in cui sta lavorando. Ed è il minino… perché la Bergamini prendeva o faceva prendere decisioni in Rai concordate con la concorrenza. Insomma la Bergamini prendeva lo stipendio dalla Rai ma lavorava palesemente contro gli interessi aziendali e a favore di Mediaset.
    La domanda sul papa io l’avrei proposta così: “Leggendo le intercettazioni telefoniche che La riguardano emerge che il giorno della morte del Pontefice ha concordato la programmazione del palinsesto Rai con dirigenti Mediaset? E’ normale per chi prende scelte strategiche in Rai lo faccia anche negli interessi della concorrenza?” Se Le avessi fatto questa domanda ovviamente non avrebbe risposto “Non è un segreto che si parli con i colleghi della concorrenza, e non solo per il mondo televisivo. Qualsiasi azienda che si confronti con il mercato e con il pubblico, o i consumatori, ha delle relazioni con i competitor. Anche i direttori dei giornali […]”. Parlare è diverso da svelare informazioni riservate. Negli Usa chi viola un contratto di riservatezza è punibile con il carcere! Tanto per… capirci.
    Ho trovato l’intervista molto simile alle barbariche interviste della Bignardi.
    Saluti

  • Guido |

    bella, l’intervista, molto ben realizzato il passaggio dal ‘personale’ al ‘politico’. Quanto alla tipa, e i tanti tantissimi tipi come lei, dico: nulla di male se un governante mette ‘i suoi’ in certi posti (faccio qui astrazione dal problema del conflitto di interessi che non è della Bergamini), il fatto è che poi non c’è uno ‘spoil system’, per cui la posizione guadagnata per la dimostrata fedeltà al governante di turno diventa un ‘diritto acquisito’. La Bergamini, se avesse avuto un po’ di dignità, si sarebbe dovuta dimettere lo scorso anno, non credo peraltro che Berlusconi le avrebbe negato un posto in Mediaset. Ma ora Berlusconi parla con Veltroni, la Bergamini può stare tranquilla, verrà reintegrata.

  • Cristina Tagliabue |

    non l’ho pubblicato io. L’ha fatto Dagospia…
    http://dagospia.excite.it/articolo_index_36564.html

  • Cristina Tagliabue |

    caspita… ho saputo che arriverà nei prossimi giorni. anche a Roma non c’è…

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