Nostalgia anni Settanta?

tish-cohen_cover-exe.jpg

Un libro, ma anche una copertina. E’ incredibile. Siamo nati dopo il maggiolone – o eravamo troppo piccoli per guidarlo – ma a guardarne uno, oppure un furgoncino come questo, oppure una vespa degli anni Settanta, ci viene una nostalgia per quell’incredibile non vissuto… Sarà mica solo effetto di design…

  • Alessandro |

    Lo compro.. il libro..

    Il pulmino, la tv rossa, la radio brionvega e le poltrone fatte a mezz’uovo di plastica bianca… e le moto anni ’70, le Honda VF400 che nessuno le voleva perchè erano “vecchie” e ora, contro i bolidi inguidabili, escono fuori quelle che un mio amico chiama “le moto da rapina”!!

    Forse è proprio questo.. è tutto “inguidabile”, troppo potente, veloce, esagerato, ipertrofico.. e allora il VW che ci mette una quaresima per arrivare in ogni dove, la radio da smanettare per capire dove sta quella benedetta stazione che ti piace tanto, con una mano delicata che nemmeno un neurochirurgo, tutto questo andamento lento (ops…) ci torna indietro come una carezza, come il “pane, burro e sale”, come il profumo delle pagine di un libro appena comprato.

    Con buona pace della velocità…

    L’ultima immagine che ho in testa del gap tra l’eleganza del “vecchio” ed il caciare del nuovo è stato il saluto a Valentino.. le modelle saltellanti, una musica fuori tono (chi l’ha scelta…) e il sarto che aveva uno sguardo che vedeva altrove… putroppo credo indietro.

  • italo |

    cara cristina

    la sensazione che si prova di fronte al pulmino VW è pazzesca; io ci sono andato tante volte, anche in California…..

    Oggi le aziende stanno ricostruendo e commercializzando riedizioni della mini della 500 della vespa ecc. siamo proprio in un mondo effimero con solo quello che appare e non quello che c’era dentro.

    Sono solo filosofie, quello che mi piacerebbe è un sistema di trasporto di 8 persone (il vecchio pulmino) si contenuti e forma attuale, xhew poi piaccia ai nostri nipoti.

    Ciao

    Italo

  • Cristina |

    Caro Raffaele – anche a me capita di pensare di essere culturalmente “sfasata”.

    Sarà un caso, ma anche la tv rossa di cui parla Cocci io ce l’ho presente, non l’ho mai avuta in casa ma già so com’è fatta, e mi manca un pò…

    Per Ric invece: qui la situazione è che più passa il tempo, più le cose belle rimangono sempre le stesse, quelle del passato.. Che tristezza…

    Adesso provo a pensare a una cosa bella del presente, condivisibile, e poi ci fo un post…

  • Raffaele Lovero |

    Hai ragione Cristina

    Noi nati negli anni Settanta abbiamo questa nostalgia del non-vissuto. Durante l’adolescenza (fine anni ’80, inizio ’90) sono stato attratto da fenomeni musicali e culturali di almeno quindici anni prima. Sara’ che noi ragazzini Italiani (del Sud) facevamo piu’ fatica a identificarci con l’iconografia poppeggiante degli anni 80 di mera importazione americana.

    Ma questa nostalgia del non vissuto per me ha rappresentato una sfasatura “culturale” che ancora considero una mia caratteristica.

    Raffaele

  • cocci |

    a me manca latv rossa che mi aveva lasciato mio nonno e che ho mollato in uno degli appartamenti da cui ho traslocato perchè ne avevo un’ altra. Me misera!

  Post Precedente
Post Successivo