Delazioni

Roma. Monteverde Vecchio. Via Federico Torre angolo via Giovanni Battista Niccolini. C’è un mercato coperto, la mattina, molto piccolo e caratteristico. La prima bancarella sulla sinistra è quella di un signore sui sessant’anni che vende da una vita detersivi e plastiche per la casa a prezzi irriverenti. Sabato mattina ho comprato una confezione di carta igienica Scottex per il valore di 4 Euro e non ho avuto indietro alcuno scontrino. L’ho pure guardato negli occhi. Ma niente scontrino.

  • Cristina Tagliabue |

    Fantastico.
    Allora posso continuare…. 🙂

  • domiziana giordano |

    Giusta osservazione. La delazione è anonima.
    Arrabbiarsi con i bar, ristoranti , bancarelle, è giusto.
    L’altro giorno ho fatto un bonifico in banca: mi è costato 5 euro. Mi sono molto arrabbiata. Il cassiere, poverino, mi ha guardato negli occhi, non mi ha detto niente, ma ho capito che mi dava ragione.

  • Mimmo |

    Domiziana, credo che ci sia qualche ragione da parte di entrambi. La delazione anonima è tipica delle dittature, ma nel caso Cristina, ed anche il mio, siamo facilissimamente identificabili, anzi, in qualche modo ci esponiamo personalmente. Tempo fa lessi uno studio sul livello ottimale di tassazione ed effettivamente c’e’ un livello oltre il quale la tassazione è talmente alta da rendere preferibile il rischio di evaderla., quindi alla fine lo stato incassa meno. Credo che questo limite in Italia sia stato ampiamente superato. Allo stesso tempo concordo pienamente con te per quanto riguarda le altre forme di ruberie, che generalmente trovano l’appoggio dei potenti, che io chiamo la triade. Ne ho anche scritto in qualche post della serie “Quick howto del liberista ipocrita”. Il primo della serie è questo
    http://mimmocosenza.nova100.ilsole24ore.com/2007/06/quickhowto_del_.html
    Mimmo

  • domiziana giordano |

    La delazione fa parte della cultura del terrore tipica delle dittature.
    A parte questo, i pesci piccoli, come i proprietari di bancarelle, sono spesso alla mercè del pizzo. I pesci piccoli non sono tutelati dallo Stato che chiude constantemente gli occhi sui veri truffatori. Basta andare per mare l’estate per vedere la quantità di barche di proprietà degli italiani. Peccato però che siano tutti intestati a società oppure sono battenti di bandiera straniera. Non si può pretendere dal popolo di comportarsi bene quando questo è trattato diversamente da quell’altra fascia di “popolo” ricca e indisturbata dalle regole della legge. Per questa ragione bisogna stare attenti alla delazione che è un atto superficiale e pericoloso. Se si vuol fare denuncia di qualcosa, allora, bisogna usare un’altra parola oppure un altro metodo.
    In quanto ai ristoranti, so che hanno delle leggi capestro che andrebbero modificate. Forse è il caso di approfondire il loro problema.

  • Mimmo |

    Ieri sera eravamo in 8 in una pizzeria in via Vincenzo Monti, non ricordo il numero, a milano (con la “m” minuscola). Locale rosso e bianco. Poca spesa tanta resa. Della ricevuta neppure l’ombra. Ma mentre si pagava io ero fuori a fumare una sigaretta, quindi non so se ci siano stati sguardi intimidatori in risposta all’assenza della ricevuta. A dire la verità una volta, in Liguria, mi capitò di chiedere lo scontrino. Mi risposero che non erano tenuti a darlo perché avevano aderito alla dichiarazione forfettaria dei ricavi. Non ho approfondito se esista un simile regime per la ristorazione.
    In ogni caso è pazzesco arrivare a doversi vergognare a chiedere uno scontrino, ci si sente quasi fetenti. Hai persino il timore che se tornassi una seconda volta ti sputerebbero nel piatto prima di servirti. Quelli che non pagano le tasse sono anche quelli che urlano più di tutti contro le tasse, questo è un fatto.
    Mi piace che iniziativa di Cristina.
    Mimmo

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