Mamme dirigenti, niente allattamenti

Premesso che stiamo parlando di una piccola percentuale della popolazione, e per di più privilegiata, ho scoperto recentemente, dalla mia amica Gaia, che per le donne dirigenti ci sono cinque mesi di maternità, ma non è previsto il successivo periodo di allattamento. Che, per chi ha avuto un bimbo, è essenziale, perché prevede un anno intero fatto di 5/6 ore di lavoro, al posto del full-time.

In realtà, il contratto dei dirigenti è elastico, e presuppone un legame di fiducia tale, con l’azienda, che in teoria una donna dovrebbe potersi gestire tranquillamente il tempo tra una poppata e una riunione con il direttore generale. E invece purtroppo, non è così. Perché anche a livello dirigenziale, ci sono le invidie, le colleghe e i colleghi che ti guardano storto se esci prima, o se arrivi tardi. E il clima spesso rischia di diventare poco piacevole, quando si fa gli elastici. Anche in una grande azienda.

Che dire, quindi… Che tutto il mondo è paese. Che l’erba del vicino è sempre più verde. E, alla mia amica Gaia che fa la dirigente, invece: "Fregatene dei colleghi, torna a casa dal bimbo, e ricordati che sei pagata per il tuo cervello, e non per il tempo che passi a scaldare una sedia".

Ma poi lei mi risponderebbe: "Ma è proprio vero che son pagata per il mio cervello? Chissà.."

  • Chiara |

    Infatti il problema principale non è tanto l’aspetto legislativo che accompagna la maternità delle donne dirigenti, ma una questione culturale. Prima di pensare alle leggi, bisognerebbe riuscire a cambiare la cultura aziendale diffusa in Italia. Una sciocchezza insomma…
    Se vi interessa noi di Donne manager ne abbiamo parlato oggi qui: http://donne.manageritalia.it/dirigenti-eo-mamme-a-quali-condizioni

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