Nell'epoca del diritto dell'editore, più che del diritto d'autore – in questo segno, un po', leggo la protesta di Macao – pubblico il link ad un articolo pubblicato su La27esima Ora del Corriere. Si tratta di un post che "apre" e lancia la palla ad un altro articolo, uscito lo scorso venerdì sul nuovo Sette.
Di cosa si parla? Di un documentario che la casa di produzione Non Chiederci La Parola ha realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, dopo aver vinto un bando per la creatività giovanile, e dunque aver unito in un progetto pubblico un gruppo di giovani artiste e videomaker, guidate da Daniela Robecchi.
Ecco. Visto che scrivo per il giornale di carta Sette, e per non incorrere in questioni di diritti incrociati, semplicemente riporto quanto ho scritto in un link, e vi sottopongo il tema della perfezione corporea che ho personalmente esplorato. Sottoponendomi al giudizio di occhi altrui.
Guardate voi stessi. Non so se sia un'esperienza da ripetere. Ma quando lo facevo, sentivo, dentro me, di fare finlamente, vero, indiscutibile, sano, trasparente, disinteressato, libero, vero, disincantato, lucido, coraggioso anche un po', giornalismo.