Decidere chi voler essere. E poi provarci, ad eccellere

Per chi è a Milano, martedì sera, allo spazio Oberdan, il giornalista Dario Di Vico, columnist del Corriere della Sera, presenta un incontro organizzato dall'associazione Corrente Rosa, e dibatte intorno al tema della meritocrazia in Italia.

L'occasione è un documentario che Corrente Rosa ha prodotto, dal titolo Per La Mia Strada. A metà tra il cinematografico e l'educativo, questa pellicola mostra la storia di donne che nella vita hanno realizzato un sogno: vivere la propria professione con entusiasmo e successo. Riuscirci. Farcela. Senza compromessi. 

Le biografie di donne sicure di sé, che in partenza sapevano quello che volevano, e l'hanno raggiunto (beate loro, perché ci sono anche le donne che non lo sanno bene ciò che vogliono. Tipo quelle brave. Ecco loro invece non ci arrivano in alto, come invece spesso accade agli uomini pure un po' indecisini)

Ho letto qui un articolo che lo spiega bene. E qui una lettera a Beppe Severgnini con le indicazioni degli orari e di come dove vederlo. Consiglio anche di tenere d'occhio Emanuela Giordano, che è la regista, giovane, e tosta.

PS. Magari per arrivare preparate all'incontro potreste leggere Womenomics in Azienda (Il Sole 24 Ore, 24,00 Euro). Il sottotitolo del libro è "come valorizzare talenti femminili e trarre profitto da un buon equilibrio di genere". Ecco, il mio capitolo preferito è quello che titola "una leader confusa".

Il consiglio del libro –  quick&dirty - per tutte noi equilibriste della domenica sera. Mai mettere punti di domanda in fondo alle presentazioni. Mostrarsi sempre certe. Fingere. Non fare casino. Non far intuire il nostro casino interiore, che spesso ci fa creare gerarchie emotive differenti da quelle reali. In azienda, come fuori.