La dedica sul libro è simpatica. Secondo me, anche se non ci conosciamo di persona, Elena Guerrini ha capito che con me, un romanzo che parla di "ciccia", e della difficoltà di accettarsi per così come siamo, aveva qualche buona speranza di esser letto.
E infatti, "Bella Tutta" (Garzanti, 15,20 Euro) l'ho divorato in un week end freddo d'inverno. E' un diario stile Bridget Jones, ma, molto, molto più consapevole. Perché è si un "format" classico, in cui noi lettrici possiamo ripercorrere la vita e la storia della protagonista, attraverso le peripezie/diete e le vicende personali di una piccola oversize, ma è anche un approfondire una delle famose fatidiche frasi della Wolf che ti rimangono in testa. Ovvero quella citata a inizio libro che non può rimanere inosservata: "La dieta è il più potente sedativo politico della storia delle donne, una popolazione con una tale ossessione è una popolazione facilmente manipolabile".
E infatti, il libro della Guerrini cerca anche di andare oltre, questa affermazione. Nonostante la consapevolezza che se avessimo speso nelle "battaglie giuste" tutto il tempo dei nostri complessi personali…. forse avremmo davvero già cambiato il mondo.
Ebbene. Come quello della maggior parte delle adolescenti, il racconto della piccola grande protagonista è ombelicale sin dall'inizio, concentrato sulla questione "personale" che diventa collettivo (nel momento in cui tutte, ammettiamolo, siamo complessate, chi più chi meno). E' un problema che fa perdere un sacco di tempo a chi scrive come a chi legge non essere adatte a fare danza classica perché le forme non son quelle giuste, come non essere adatte a quel vestito, come non esser neppure adatte a quel ragazzo o uomo che sia.
Il piacere inevitabile del cibo, l'insaziabile fame di affetto dopo aver avuto la prima delusione d'amore (poi in realtà lui era gay, quindi non vale come rifiuto!), la lenta accettazione di se stesse, e soprattutto capire che nonostante la forma, e la madre supergrissina, ciascuna di noi ha una forza dentro che può molto di più dell'aspetto esteriore. Che è quella del carattere. Che ci permette di superare i limiti delle forme e crescere, credere, andare avanti e trovare gioia nonostante non si abbia esattamente "il fisico".
Elena Guerrini, attrice di teatro e di cinema d'autore, non è quindi da confondere con una promotrice del "grasso è bello", né tantomeno dello stereotipo contrario a quello comunemente chiamato di Barbie. In generale, si esce da "Bella tutta" con la sensazione che ciascuna dovrebbe meritarsi per come è, e che ciascuna può conquistare il mondo esattamente con le sue forme. Se poi ti fa stare meglio pensare di essere una "curvy", allora va bene, infilati in una "categoria". Ma se invece tu vuoi essere semplicemente tu, poche paranoie. Mangia, e vivi.