Videocracy: primi appunti

So che domani Current Tv organizza all’Anteo di Milano una prima visione, e che i biglietti sono andati a ruba. Qui da Venezia, dopo aver visto il secondo spettacolo – perché il primo era full, neanche i giornalisti dei quotidiani facevan passare – mi sono un po’ intristita, lo ammetto.

Ho parlato con una giornalista messicana, e le frasi più impresse nella mente di entrambe sono state:

– il regista del Grande Fratello che dice che quando Berlusconi va a Porta a Porta arrivano ordini dall’alto per chiudere il programma alle 23.30 invece che alle 23.40. In pratica, si anticipa la chiusura di un format Mediaset per dar spazio al proprietario sulla Rai.

– il potere utilizzato nella cura dell’immagine perfetta, una tv costruita a immagine e somiglianza del Presidente, o comunque con un mondo gonfiato e colorato come a lui piace, con donne con tette grosse.

– Fabrizio Corona nudo davanti allo specchio ( pisello incluso) che di massaggia l’olio sugli addominali e poco dopo se ne esce con “l’importante è prendere il potere e fare i cazzi propri”.

Agghiacciante panorama e prospettiva quella di Videocracy. Parziale, tossica, come Corona che si aggira nella notte a caccia di vip da fotografare. Mi ha fatto pensare ad un vampiro alla ricerca di sangue. Nella buia notte italiana.

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