Scuola di Cinema: i tagli che dolore!

En attendant Bondi e la risposta del ministero….anche in questo caso, pubblico una notizia un poco tardivamente… Il tutto è accaduto la scorsa settimana scorsa, a Roma – dove non ho una postazione internet a portata di mano! -.

Roma, 5 febbraio 2009
 
In occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2009, l'unanimità degli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia ha contestato il sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali Francesco Maria Giro. Gli allievi hanno abbandonato l'aula magna poco prima che il sottosegretario iniziasse il suo intervento, mostrando e distribuendo un volantino dove erano spiegate le motivazioni della protesta. Gli allievi contestano la politica di tagli indiscriminati che il governo sta operando nel settore della cultura e dell'istruzione.
 
La protesta di tutti gli allievi del Csc è documentata in un video già disponibile su youtube. I ragazzi hanno anche
scritto un volantino per il ministro Bondi. Eccolo qui

CULTURA E ISTRUZIONE: SAPETE SOLO TAGLIARE

Lo scorso settembre il ministro Bondi aveva promesso che gli stanziamenti per il F.U.S. 2009 sarebbero stati di 460 milioni di euro, cifra comunque ritenuta esigua da tutti gli operatori del settore.
Si viene a scoprire, invece, che tali fondi ammonteranno a 378 milioni, ovvero 82 in meno rispetto a quelli promessi dal ministro.

Il sistema spettacolo in Italia sta per raggiungere il collasso: politiche come quella, propagandistica, del taglio dell’Ici ha costretto molti Comuni a tagliare gli investimenti per la cultura.

Sappiamo che la crisi economica non permette ingenti investimenti in questo ambito ma ciò non dovrebbe impedire quella riforma necessaria ed efficace per ridefinire tutta la legislazione in materia di spettacolo.
La politica di questo governo è solamente mirata a tagliare indiscriminatamente tutto ciò che riguarda cultura ed istruzione.

Oggi siamo allievi della Scuola Nazionale di Cinema ma domani saremo individui in un mondo del lavoro che non offre alcuna prospettiva e alcuna garanzia.
Gli allievi della Scuola Nazionale di Cinema

  • Stefano |

    Mi ricorda il vago concetto di “spiazzamento degli investimenti privati” da parte di quelli pubblici che mi è rimasto in testa dai tempi dell’università.
    Quando ci sono i soldi pubblici che girano, si tiene in piedi il sistema, facendo affidamento solo su di essi. Quando però questi vengono a mancare, crolla il pavimento sotto i piedi degli operatori che non solo non hanno fondi cui attingere, ma nemmeno ottengono facilitazioni di altro genere che siano sostitutivi…
    E mi sa che questo meccanismo comporta anche un “corri corri” ad accaparrarsi i fondi quando ci sono, indipendentemente dagli utilizzi efficienti che se ne possano fare. O no?

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