Da Cristiana F. a Chernobyl, questi Neverdream scrutano il buio

Dopo il  precedente Chemical Faith ispirato alla storia di Christiane F., va ora in onda il nuovo lavoro dei Neverdream. Si chiama Soul – 26 april 1986 e prende spunto dalla tragedia di Chernobyl.
Lo trovate sul sito della band  dove è anche presente la lista dei negozi in cui è reperibile e dal 16 Settembre. Il disco sarà distribuito anche in Usa e Canada, ma su Myspace – www.myspace.com/neverdreamband – ci sono alcuni brani in anteprima.

Che dire. Boh. Il disco è diviso in due parti: la prima tratta la descrizione dell’accaduto da diversi punti di vista, i primi soccorsi, la natura violata, persone del luogo, passando per una canzone, Victims, che è incentrata sui pensieri ed i desideri di un bambino malato di cancro, rinchiuso in uno dei centri di accoglienza orfani presenti nell’area. La seconda parte si sviluppa intorno alla storia di un uomo, un soldato della madre Russia, protagonista della guerra fredda e non solo (vedi anche Afghanistan, migliaia di morti) che perde a poco a poco moglie e figlio a causa dell’esplosione del reattore numero 4. Stroncati dalla stessa malattia, stroncati dalla stessa madre Russia alla quale il soldato aveva dedicato tutta la vita.

In tempo di ritorno "nucleare", e dopo tutte le "esplosioni" francesi, mi sembra un tema attualissimo… Certo, per la verità non molto estivo…