Facce in vendita. Copertine “pop” e mestiere “poc”

C’è bisogno di personaggi, per vendere. Teatro, musica, cinema, libri. Ma soprattutto c’è bisogno di personaggi per vendere la carta, i mensili, i settimanali.

C’è bisogno dei personaggi, per vendere. E sempre di più è la televisione a far da padrone, anche nell’ambito dell’editoria.

Le persone normali…. che noia. I personaggi, invece, quelli sì che fanno sognare. Ce lo spiega un esperto del settore come Mimmo Ugliano, titolare della società EquipeMediaCom. Da decenni si occupa di ricerche nell’ambito della tivù e dello spettacolo, e lo scorso anno ha intrapreso uno studio circa i volti più presenti sulle copertine italiane.

Purtroppo, dopo una veloce quanto morbosa lettura, possiamo ben affermare "niente di nuovo sotto il sole".  Oppure, a piacere, canticchiare il ritornello che Frakie Hi Nrg ha sapientemente proposto in quel di Sanremo: "Non si fa la rivoluzione. L’hanno detto in televisione".

Le sue ragioni le dimostrano i risultati della ricerca condotta da Ugliano: la vincitrice assoluta della classifica-cover è Michelle Hunziker con 32 copertine e 22 milioni di lettori (fonte Audi Press).  Seguita a ruota dall’onnipresente Simona Ventura, che con lo stesso numero di presenze ha totalizzato quota 21 milioni di "contatti". Chi l’avrebbe mai detto?

Tutto cambia, dunque, e nulla cambia. Se è la stampa che – ancora –
detta l’agenda politica delle trasmissioni giornalistiche, è il tubo
catodico ad imporre i suoi personaggi all’interno delle testate più
popolari.
Sulle cover di 15 settimanali italiani presi in esame – raccolgono il
62% dei lettori italiani – sono stati contati 833 volti, tra immagini a
centro pagina e strilli vari. Risultato: 396 donne e 438 uomini. Quote
rosa più che rispettate, anche se le foto grandi grandi, quelle in
evidenza, per la maggior parte sono state attribuite a personaggi
maschili: 271 contro i 227 delle donne.

Ma veniamo a "quali" personaggi amano comprare gli italiani. George
Clooney è il numero uno per la categoria cinema, Gerry Scotti per la
tivù, Gigi D’Alessio per la musica, Romano Prodi per la politica, Gigi
Buffon e Francesco Totti per lo sport, Lapo Elkann per il management.
Le "personagge" sono invece: Laura Chiatti per il cinema, Michelle
Hunziker per la tivù, Anna Tatangelo per la musica, Stefania
Prestigiacomo per la politica, Laure Mmandou per lo sport, Marina
Berlusconi per il management.

Panorama sconfortante, tranne alcune eccezioni di rito, quello delle
copertine popolari italiane. I settori più rappresentati, attraverso i
volti, sono stati l’intrattenimento televisivo (184 personaggi) e la
fiction cinematografica (214 volti, che però comprendono molti nomi
delle serie televisive). Seguono i divi della musica (74 copertine),
gli sportivi (72) , i politici (56) e i personaggi dell’economia
italiana (38).
"Ma ci sono anche i magistrati – spiega Mimmo Ugliano – che insieme
all’informazione televisiva destano curiosità". E poi riprende,
commentando le nostre facili osservazioni sulle stampe che copiano la
tivù: "Non sempre la carta stampata propone ciò che il piccolo schermo
"consiglia".

La televisione, per esempio, in questa edizione del
Festival di Sanremo ha tentato anche qualche scommessa. Prendiamo le
due soubrette di Pippo Baudo e Chiambretti. Nessuno le conosceva, e
fino ad oggi (martedì 26 febbraio, ndr) soltanto TV Sorrisi e Canzoni
ha dedicato loro la copertina. Negli scorsi anni Sanremo aveva
totalizzato più attenzione, sulla carta. Ma non essendo particolarmente
famose, le ragazze e lo stesso Festival non hanno avuto grande
esposizione. Le copertine sono un tema molto delicato…Difficile
trovare ricette a priori….".

Già. Perché rischiare di farle leggere, anziché vedere, per una volta?