Diciamo la verità. Ci sarebbe il diritto d’autore.
E ci sarebbe che non si possono divulgare su internet i contenuti scritti per un giornale.
E ci sarebbe che non solo non può farlo chiunque, ma non può farlo nemmeno l’autore che li ha scritti (se è un libero professionista come me, per esempio, proprio non potrebbe).
E tuttavia, che soddisfazione vedere i propri articoli ripresi e copiati dai blogger, dai siti internet, da chiunque insomma non sia un giornalista ma gusti e rigusti semplicemente il piacere della lettura.
In fondo è il sintomo che un media "giovane" come internet sente il bisogno – ancora, come me – di un ancoraggio ad una riflessione che solo la carta stampata può offrire, oggi.
Per uno che scrive, poi, è il segno tangibile che qualcuno ti legge.
Non solo. Significa che qualcuno che ti legge ha capito quello che stai dicendo e gli piace così tanto, o gli dispiace così tanto, che sente l’esigenza di riportare le tue parole.
Diciamo la verità. Copiare lettera per lettera un articolo è noioso. Ringrazio di cuore tutti quelli che si prendono la briga di riportare le ricerche (così le potremmo chiamare) mie come di altri giornalisti per farle leggere alla propria comunità di amici.
In particolare, per quanto mi riguarda, grazie a Davide, e alla redazione di 24/7