Un grillo che parla

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?Vent?anni fa ho fatto una pubblicità. Ma poi ho capito alcune cose sulla pubblicità.
Quindici anni fa me la prendevo con i politici. Ma poi ho capito alcune cose sull?economia.
Dieci anni fa finivo i miei spettacoli sfasciando un computer a mazzate. Ma poi ho capito alcune cose sui computer e su internet.
Oggi la pubblicità mi sembra uno dei mali peggiori, l?economia la vera padrona della politica, internet uno dei pochi spiragli per difendersi e ridare alla politica lo spazio che l?economia le ha rubato.?

Il volume raccoglie lunghi segmenti degli spettacoli e dei monologhi che hanno segnato tutto l?arco della carriera di Grillo da Te la do io l?America a BeppeGrillo.it. Per chi ancora non si fosse stancato di Grillo, in libreria dal 6 aprile…

  • Cristina |

    Infatti tutto ciò intendevo quando parlavo del fatto “ancora stancato”. E cioè, populismo che stanca, fare di un blog un business (per questo luttazzi ha chiuso, in fin dei conti) e la distruttitivà, che in parte trovo ancora costruttiva su temi tipo Skype etc etc, ma che spesso è inesatta nelle sue manifestazioni (per esempio, nell’ultimo spettacolo, sulla questione stock options del gruppo Telecom, ha dato informazioni scorrette, e spero che il mio ex collega Berbabei gli abbia anche fatto causa, visto che l’ha sbattuto in una tribuna popolare senza essersi peritato che le info fossero giuste…)

    fare informazione, insomma, senza fare giornalismo serio, è appunto un po populista..

  • Lino |

    Quando ho scritto che lo seguo intendevo in quello che dice e non in modo fattivo (ci tenevo a chiarirlo per evitare fraintendimenti).

    ma se ci fossero altri “grilli” in giro…?

    Nel risvegliare le coscienze, a mio parere, è più efficace Corrado Guzzanti, ridendo si castigano i costumi dove sta la vera dimensione politico-economica.

  • Scheda Bianca |

    Stanca. E’ distruttivo. E (quasi) mai propositivo. Non scrive lui sul blog, questo mi sembra evidente. E prima o poi deluderà, ne sono certo, quella banda di volontari dei Meet Up che crede in lui.

    Nel frattempo, è bene che esista almeno sveglia qualche coscienza.

  • Angela |

    Ricordiamoci però che è un comico e recita il suo personaggio

  • Lino |

    In un paese di ciechi beato chi ha un occhio.

    In questa fase di trasformazione (?) Grillo dice la sua (lo seguo e lo condivido, ma non su tutto) il punto sta nell’importanza che noi (italiani in senso culturale) attribuiamo a lui ed a quello che dice. Tendenzialmente siamo populisti…diamo armatura, armi e bandiera a chi emerge e gli diciamo: vai, combatti per noi e disinteressandoci di quello che succede dopo (questo non vale per tutti tutti, ma è quanto meno misurabile). Grillo è in gamba e questo lo sa, i meet-up nascono per questo stimolando la partecipazione da basso (grande possibile riscoperta per il nostro Paese). Questo si fa già fuori dall’italia, dove esistono le opinioni pubbliche (giornali, tv, blog, associazioni) e non l’opinione pubblica unica e monumentale.

    Un altro elemento interessante di Grillo è il suo rivolgersi a tutti in quanto consumatori, saltando le ideologia (non sempre gli riesce), è un approccio interessante. Grillo che stanca, senza fare populismo, dipende da noi.

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