Rosaria Kimble non si chiama Rosaria Kimble. È italiana, superenergica e con una chioma stralunga di capellineriricci. Non so quale sia il suo vero nome, perché su Internet lei è famosa così, e la responsabile della Mondadori Garlequinl'ha additata come colei che più ci capisce, di libri rosa. Non solo perché il suo blog "ci azzecca" (parole vere della signora Harlequin Mondadori) ma perché ha una quantità di sostenitrici inaspettate. Dunque la letteratura pink va molto anche tra noi giovanitravirgolette.
Non lo sapevo, una scoperta, carina, poi ci penso meglio. Dunque, soprattutto, al Women's Fiction Festival di Matera si scopre anche internet. Alessandra Casella, d'altronde, che è un po' la madrina dell'evento, ha fondato già anni fa la Booktv dei libri su internet, e ora, stamane, mentre sto facendo i bagagli per partire si tiene alle Monacelle un incontro su booktrailer, videosharing, selfpublishing.
Non a caso, questa edizione del Premio Baccanti del WFF l'ha vinta Brunonia Barry, la regina del self publishing. Appena torno a Internet col computer i link di tuttoquanto…