Qualche giorno fa, in occasione del perfezionamento di un programma di docenza, Francesco Monico, direttore della Scuola di Media Design e Arti Multimediali presso la Nuova Accademia di Belle Arti Milano ha scritto una mail che somiglia ad un piccolo saggio ironico di italianologia cattedratica. Lo riporto qui per chi ne volesse fruire, e gioire…
È prof.ssa chi insegna materie teoriche e ha titolarità di cattedra, è docente chi non la ha e/o chi insegna discipline tecniche. In Europa accade così: lecturer (primi anni), reader (ci si fida), assistant professor (ha la stoffa), professor (complimenti!), chair (un'autorità!), emeritus (passa il tempo, eh?)
PS: [l'emeritus è in pensione ma ha diritto a utilizzare un tavolo, ufficio in univ. e ai servizi].
Ovvio che per tale titolo bisogna essere femmina.
In EU/USA il titolo di Dottore si ha solo dopo Ph.D e in Italia dopo la riforma dopo un equipollente Dottorato. In italia per vendere lauree, anche e sopratutto le pubbliche sostengono che i loro 3+2 anni danno il titolo di dottore, ma poi all'estero non sono riconosciuti.
PPS: in ogni caso è materia spinosa visto che in Italia un titolo da dottore, ah dottò, non si risparmia a nessuno