Le donne hanno una ragione in più, rispetto agli uomini, per decidere di emigrare. Al di là delle motivazioni economiche, le donne migrano, affrontano l’ignoto e si sobbarcano immense fatiche per fuggire da situazioni familiari ed economiche complesse.
Sono spinte dalla necessità, ma anche dal sogno di incontrare una realtà che permetta loro di costruire autonomamente la propria identità. E in questo loro percorso non solo cambiano, ma diventano soggetti nodali di trasformazione sia per la società ospitante, sia per quella di provenienza.
Con la sua pubblicazione, l'istituto per la Cooperazione Internazionale racconta “La Vita Doppia” di 39 donne migranti sudamericane che vivono in Italia. Da queste testimonianze emerge un quadro estremamente articolato della vita doppia che le donne migranti conducono, della percezione che hanno della propria identità e dei cambiamenti, dello sguardo con cui ci guardano e giudicano.
Cosa vuol dire vivere costantemente in due dimensioni? Qui con il corpo che fatica, con la testa che deve ragionare sul nuovo… e là con il cuore, gli affetti, la nostalgia. Se ne parla mercoledì sera a Paderno Dugnano, dove la sera verrà proiettanto anche un film dal titolo "Affetti e dispetti". Una sorta di "Parenti Serpenti", stranieno.