Ricevo e pubblico un comunicato stampa appena arrivato. Argh!
Roma, 22 gennaio 2010
Poiché in questi giorni si parla molto di body scanner negli aeroporti e dei relativi problemi di privacy, per completezza di informazione, la Sicpre ricorda che tali apparecchi – in particolare quelli di nuova generazione, a raggi X – evidenziano non solo il contorno corporeo ma anche l’eventuale presenza di protesi. Le protesi in materiale sintetico per usi diversi, soprattutto estetici, si trovano poco sotto la pelle e hanno una densità che le differenzia dai tessuti naturali; di conseguenza sono visibili e riconoscibili.
Per la precisione, le immagini del body scanner possono facilmente evidenziare la presenza di:
– protesi al seno
– protesi muscolari nei glutei o nelle gambe
– protesi agli zigomi o al volto
– protesi al pene
In sostanza, le immagini prodotte dal body scanner rivelano inequivocabilmente che una persona ha delle protesi anche quando non vorrebbe farlo sapere. Per questo l’uso generalizzato di tali apparecchi comporta problemi di privacy dei quali il pubblico deve essere a conoscenza.
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