Femmine

Ciao a Loredana Lipperini e ciao a Lorella Zanardo. Oggi ho visto un breve docu sulle mutilazioni genitali femminili su Current, ed ho pensato che parlare di problematiche al femminile è un tema vastissimo.
Ci sono le vere e proprie violenze fisiche, inaccettabili, e le violenze psicologiche, i condizionamenti sociologici e mediatici, le pressioni dei mondi chiusi, come le religioni, anche…
C'è davvero da dedicarci una vita.

  • Antonella Appiano |

    Cara Cristina,
    ho letto il tuo libro “Appena ho 18 anni mi rifaccio” per una ricerca sul confronto fra concezione del corpo femminile in occidente (e soprattutto in Italia) e nel mondo arabo-musulmano. Molti punti della tua bella inchiesta non hanno fatto che confermare la mia tesi. Le donne arabe stanno cercando di riappropriarsi del corpo e combattono unite per questo, servendosi delle armi dello studio, della scrittura, dei nuovi media. Stanno guadagnando terreno in molti Paesi, sconfiggendo od opponendosi a tradizioni patriarcali limitanti. Noi (e mi riferisco soprattutto alle italiane) il corpo invece lo stiamo “perdendo” o forse lo abbiamo già perso. Insieme a quei diritti che avevamo faticosamente guadagnato. Rifletto sul misero immaginario femminile italiano del potere. Sul fatto che noi donne italiane – pronte a giudicare “il pezzo di stoffa in più” del velo musulmano- non ci indignamo invece abbastanza per “pezzi di stoffa in meno” che in questo brutto momento storico servono a scalare i vertici del potere, a fare carriera. In ogni campo. Più di lauree e specializzazioni. Rifletto anche sulle “mutilazioni” cui si sottopongono le ragazze ( ma sì mi aumento il seno, taglio le cosce, accorcio il naso) per corrispondere a un ideale maschile stereotipato e umiliante. La sociologa marocchina Fatema Mernissi aveva scritto un paio di anni fa che il nostro hijab è la taglia 42. Ma siamo andate oltre. Ci indignamo giustamente (ho visto anche io il documentario di Current ed altri) e firmiamo petizioni perchè venga abolita la pratica barbara delle mutilazioni genitali femminili ( fra l’altro non viene solo praticata in alcuni paesi islamici ma anche in paesi africani di fede cristina e animista). E ci sono ragazze (come mi ha confermato il tuo libro-inchiesta) che si sottopongono ad interventi di chirurgia plastica vaginale, cruenti e pericolosi per “bellezza”. Mi domando quindi. Non dovremmo aprire anche una sottoscrizione per la difesa del nostro corpo, della nostra dignità di donne? Antonella Appiano

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