In fondo Barbie sembra una donna in coma

Leggendo Lotta di Classe, l'ultimo libro Einaudi di Ascanio Celestini ho trovato un passaggio molto bello, all'interno del racconto "La signorina Patrizia". Credo che tutte le lettrici di questo blog, peraltro in una giornata come quella di oggi, lo possano apprezzare. E credo che Ascanio non me ne vorrà per aver ricopiato qui una pagina del suo libro, che è stato poi lo spettacolo che ci ha fatti conoscere, qualche anno fa.

All'ospedale tutti diventano poveri.
Perché sono padroni solo della malattia che si portano addosso. Non sei una persona, ma un osso rotto, un fegato in panne, un organo pieno di liquido abusivo. Per il tempo della tua permanenza in corsia sei stata in pigiama o in camicia da notte, certe volte con una vestaglia, magari di quella stoffa un po' trapuntata, con un fiore ricamato sul petto, con le tasche piene di fazzoletti. I piedi dentro ai calzini e i calzini dentro le ciabatte. Tutta roba comprata apposta alla Upim o al mercatino. Forse qualcuno le ha scelte anche per te che non riuscivi manco a tenerti in piedi.
Quel qualcuno di famiglia si è dato da fare, è andato al grande magazzino, ha pensato quale poteva essere il tuo gusto e ha postato via una sporta di vestiti rosa, e ora sei Barbie in versione malata. Chissà se gli americani c'hanno pensato all'ambulanza di Barbie? La flebo col liquido alla fragola, il catetere di peluche, Ken che opera a cuore aperto e tira fuori cuori e reni profumati di lavanda. Una bambola col kit delle malattie, la scatolina col tumore al seno, il kit di chemioterapia che le fa cadere i capelli con un foulard da mettere in testa e un paio di occhiaie, il kit incidente stradale con gli arti ortopedici, fino a un'intera sala di terapia intensiva con le bambole intubate. Un sondino endogastrico dove puoi mettere l'alimentazione che prepari tu con le tue pentoline. I pranzetti dell'amore per farla tornare nel mondo dei vivi.
In fondo Barbie sembra una donna in coma, magari solo da qualche giorno, senza quelle scomode piaghe da decubito sulla schiena, però è obiettivamente in stato vegetativo.
Per legge la nostra bambola non usa metodi contraccettivi, è monogama, antocomunista e pensa che la vita deve essere tutelata dallo spermatozoo fino al tarlo che divora la bara. Se poi si decide che è morta, e questo a Barbie succede quasi sempre per decapitazione o perché è stata mandagia dal cane di casa, c'è il kit funebre. Bara con le paillettes, carro funebre telecomandato e mamma di Barbie in minigonna nera con lacrime vere che escono dai piccoli occhi. Ovviamente deve essere sepellita perché lei è contro la cremazione che comunque è sconsigliata visto che bruciandola produrrebbe diossina. Puoi comprare la tomba di Barbie o anche un intero camposanto consacrato se indendi farne morire altre. Oppure rimandarla alla fabbrica dove si sotterreranno a pagamento insieme a tutte le Barbie morte del mondo.