Lo zucchero di canna

Il secondo giorno "a bassa nicotina" è cominciato davvero male. Già ieri, a fine giornata, ho litigato tantissimo, ero nervosissima, ho fatto una fatica bestia ad addormentarmi, ci mancava che prendessi a cazzotti il muro e gli specchi per completare la scenetta da tossica….

Anche stamane dopo il caffé sapevo che avrei fumato solo e soltanto una sigaretta (unica della mattinata) e già il pensiero mi faceva sclerare. Non mi sarebbe bastata affatto, già lo sapevo. E infatti così si è rivelato: non mi bastava una sigaretta sola. Una sola sigaretta gli faceva un "baffo" al mio fisico impestato di catrame. Catrame chiama catrame: mi chiedo che schifo che ho dentro, e come se ne andrà questa zozzeria, nei prossimi mesi. Sotto che forma, e poi, che cosa mi lascerà…

Sono quasi le tre e mezza del pomeriggio e mi sento un animale a cui manca "la sostanza". Mi manca sentire il suo odore tra le dita, mi manca la cenere che sbuccia via mentre scrivi sulla tastiera, mi manca la sensazione di "pienezza" che senti dopo aver aspirato.

Ma al secondo giorno, anche se ho un poderoso mal di testa, comincio a sentire odori che non assaporavo da tempo. Ho aperto lo zucchero di canna, per fare il caffé a un amico: che profumo lo zucchero di Genova di Luisa! I pochi secondi gioia, certo non hanno colmato il vuoto che mi ha lasciato il fumo, e la sensazione di spaesamento che continuo a sentire, addosso, ogni secondo. Però è stato bello sentire un pro-fumo…

Ora tornoin cucina ad annusare….

  • giovanni nani |

    Ragazzi, questo aspetto affrontato nell’articolo è molto importante!
    Il fatto di cercare dei sostitutivi alla sigaretta è davvero una cosa diffusissima e questa cosa la affronto anche qui: http://www.smettere-di-fumare-sigarette.com/blog
    Il fumo non è solamente un vizio ma provoca una fortissima tossicodipendenza sia fisica che psicologica, dunque se potete DECIDETE DI SMETTERE per sempre!
    Ciao, Giovanni 🙂

  • Enrico Neiretti |

    Ma si prova davvero quella sensazione di “pienezza”, come scrivi tu, dopo avere fumato?
    Oppure è proprio la ricerca di “pienezza” a spingerci a cercare, nella sensazione di intensità e persistenza del fumo, un suo compimento?
    Non ti innervosisca questa mia domanda Cristina.
    Ho sempre fumato moto poco, non tocco una sigaretta da circa tre mesi (vabbè, ammetto una piccola scappatella…), ma ho sempre avuto l’impressione che, se da una parte gli ingredienti “forti” del fumare (desiderio, sapore intenso, gestualità, estetica) tendono a farci pensare ad una sua dimensione di “pienezza”, dall’altra la breve durata dell’appagamento e la stessa immagine della sigaretta che si consuma dissolvendosi in un filo di fumo, ne svelano la provvisorietà e l’inconsistenza.
    Certo non nego l’appagamento, non nego la seduzione di un gesto che replica suggestioni letterarie e cinematografiche, che accende immagini di bistrot parigini, caffè provenzali e chissà quante altre, ma certo la sigaretta per sua natura non è compagna fedele e rassicurante, ma piuttosto amante vorace ed inaffidabile.
    Gli incauti che le giurano amore eterno ricevono in cambio sottomissione ed umiliazioni.
    Sarebbe bello potere godere del piacere sottile e traditore solo quando vogliamo, in libertà, serenità, condivisione.
    Ma non lasciamo che sia lei, la sigaretta a dettare le regole del gioco.
    Dai, rinunciare è un significativo esercizio di libertà!
    Un augurio.
    Enrico

  • Daniele |

    Coraggio… quando ho deciso di smettere ( quasi 3 anni fa ) ho trovato questo programmino, che mi gratifica ancora tantissimo http://www.smettere-di-fumare.it/download-counter.shtml
    Buona fortuna.

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