Leggo la notizia smarrita-incredula e penso che davvero si stia chiudendo un’epoca, per gli amanti della fotografia.
Riprendo in mano la mia prima Polaroid. La macchina, quella con cui ho scattato tutti i ritratti delle persone che mi entravano in casa, sin da piccola. E penso: per esser sicuri di avere ancora un possibile futuro su carta, prima che arrivi il 2009 – data fissata per la definitiva estinzione della produzione – ci toccherà correre in ogni negozio del globo e accaparrarci chili di "fotogrammi" disponibili?
E dopo il 2009 cosa faremo? Ci giocheremo i "ricambi"all’asta, al rialzo su eBay?
Ricordo la tristezza di quando eliminarono la pellicola bianco e nero, e ci lasciarono soltanto il colore. Era cinque/sette anni fa. Ora, eppure la pagavamo cara, ci tolgono anche la carta.
Ci tolgono tutto… Ma insomma, cosa dobbiamo fare?
Personalmente, ho tre macchine Polaroid, tra cui una bellissima Spice Cam che acquistai per il gusto kitsch di chi si diverte col rosa. Funzionava benissimo! Faceva cose strepitose. Se poi rimestavi le immagini con l’accendino o anche soltanto una biro, una fiamma, un colore… potevano venire schifezze, per carità…ma ogni tanto te ne usciva una buona, di quelle belle belle che facevi vedere a tutti gli amici per un mese…
Sob. Sob. Sob. Non solo per noi stupidi giocherelloni innamorati delle Polaroid. Sob sob sob per tutti. Perché le Polaroid erano storia già prima che nascessimo.
Gente come Andrew Warhola ne ha fatto arte, esattamente come uno scatto su pellicola o un’opera su tela. Ci sono polaroid esposte al Guggenheim, di Warhol come di Basquiat e tanti altri artisti, che costano quanto interi palazzi della periferia londinese….
Penso ad un fotografo come Claudio Porcarelli, che nei suoi fine settimana nel Viterbese non si staccava mai dall’oggetto e dalle sue preziosissime pellicole. Adesso che farà?
E che faremo noi, di tutti questi ricordi che non possiamo continuare ad imprimere, come ci piaceva a noi?
PS. Allego una tra le mie prime polaroid. Sebastiano, amato e adorabile compagno di giochi.