Stamane su Nòva24 trovate l’intervista ad Andrea Jublin, un regista che il grande pubblico ha avuto modo di conoscere solo negli ultimi giorni. Perché il suo cortometraggio, "Il Supplente", è candidato agli Oscar, a Los Angeles.
Andrea è un amico, e quindi, avendolo intervistato tra i primi, ho potuto ripercorrere con lui tanti momenti di questi 37 anni di impegno, e di sudore, intorno alla scrittura e alla regia. Il bello di Andrea, poi, è che non lavora solo. Negli anni passati ho potuto assistere ad un vero impegno di condivisione dei testi dei corti con uno stretto gruppo di amici. Consiglieri, talvolta censori, ma molto più spesso tifosi appassionati della sua opera.
Tra questi c’è Serena Massobrio. E’ una mia cara amica di Roma, che lavora in Telecom Italia. Serena è una persona speciale. Forse la persona più generosa che abbia mai conosciuto. Grazie a lei ho incontrato Andrea Jublin, e anche grazie a lei, e al suo incoraggiamento, ho maturato la decisione di abbandonare "il management" per dedicarmi alla scrittura.
Per questo le ho dedicato il mio articolo. Vogliate scusarmi, per una volta, la totale parzialità.