Blogosfere writers

Onde peccare di autoreferenzialità, lo ammetto dal principio. Blogosfere fa parte del gruppo de Il Sole 24 Ore. Non ne avevo mai scritto anche perché non sta proprio bene parlare dei vicini di casa in pubblico, o quanto meno dei tuoi condomini, anche se non proprio fratelli e sorelle.

Questa volta uno strappo alla regola perché…. perché ci capito sempre più spesso a prescindere dai link in home page sul Sole24, su Blogosfere. A leggere cosa dicono di tv, di media, di musica, di cinema, di cultura. Quindi, semplicemente, giusto una parola di incoraggiamento ai Blogosfere writers. Non siete affatto male. Credo sia un complimento, seppur timido.

Come dicono quelli della radio? ….stay tuned…?

  • claudio |

    ancora condomini?
    non vedo più link reciproci…

  • Cristina Tagliabue |

    E infatti, niente puzza sotto il naso, ma solo la voglia di cambiare un pò il mondo, in meglio, a prescindere dalle facili etichette…

  • Guido Tedoldi |

    Sono uno dei circa 150 blogger (forse qualcuno di più, e il numero è in aumento) del network BlogoSfere. Essere apprezzati non fa che piacere.
    Sono entrato nel network nel gennaio 2006, ero il blog numero 73 della serie. C’era sul piatto questa scommessa di Marco Montemagno, o meglio questa proposta di creare un network di blog che non fossero «semplici» diari personali ma affrontassero ognuno in maniera professionale una certa nicchia dello scibile umano.
    Non che si sapesse bene a cosa doveva corrispondere quell’essere «professionali». A certi livelli internet è un magma in continua trasformazione, chi parla adesso di citizen journalism utilizza un’espressione che si usava anche 2 anni fa, ma forse non intende lo stesso concetto. Intanto noi ci abbiamo lavorato, e continuiamo a farlo. Stiamo dando vita a qualcosa, lo vediamo che ci cresce sotto le mani, lo plasmiamo a furia di idee, di tentativi. E questo qualcosa trasforma noi… ehm, trasforma me… non so se posso generalizzare tutto quello che sto dicendo. Ho cominciato che credevo di essere un certo tipo di giornalista, adesso mi pare di essere un altro tipo. Intuisco che stia succedendo qualcosa del genere anche ai lettori: pensavano di trovare certe cose nel network, forse adesso stanno trovando altro. Migliore, direi.
    Mi pare bello che BlogoSfere sia vicino di casa (come ha detto bene Cristina Tagliabue) di Nòva100, ovvero del Sole24ore. Altri giornali italiani hanno tentato di portare sul web le loro firme di peso, i loro collaboratori prestigiosi e seguiti dal pubblico. Ma forse non hanno alle spalle un Luca De Biase che spinge, che convince, che appassiona. Nessun altro, mi pare, ha finora accettato una vicinanza così stretta.
    Nell’ambiente del giornalismo c’erano degli equilibri (a volte dei pregiudizi) consolidati dalla mancanza di alternative. Internet e i blog stanno rendendo tutto più fluido. Forse ne parlo con troppo entusiasmo, e un po’ mi illudo: ma mi pare positivo tutto ciò.
    Guido Tedoldi
    aka ComeSeFosseSport in BlogoSfere

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