Non capita tutti i giorni stringere la mano al Presidente della Repubblica, anche solo brevemente, come è successo anche a me, ieri, durante una cerimonia al Quirinale. Credo che valga la pena scrivere almeno due righe sulla stretta di mano di Giorgio Napolitano. Così. Giusto per prendere le misure sulle tante che ogni giorno, volenti o nolenti, ci capita di intrecciare.
La mano del Presidente è di medie dimensioni, grande come la mia. E’ ferma, sottile, increspata dalle venature dell’età. Non è una mano abbronzata, ma è una mano curata, pulita, garbata. E’ una mano cauta. Che anche se non sa chi sei, dimostra attenzione. Che anche se non sei una persona importante, si fa carico della tua presenza.
Giorgio Napolitano quando ti stringe la mano ti guarda negli occhi. Fateci caso. Non è da tutti.