Pollar Mystère

Enzi_baldoni@GianlucaCostantini

Ansa, domenica 8 luglio 2007

I MISTERI D’ITALIA SECONDO POLLARI
"Sarei felice di poter raccontare la mia verità, nell’ambito di una
complessiva operazione-trasparenza, riguardo al Sismi dagli anni ’80 in
poi – spiega il direttore del Sismi -".
Ecco alcuni punti sui quali l’ex capo del Sismi, Nicolò Pollari, vorrebbe aprire il capitolo dei misteri d’Italia.
SEQUESTRO
ABU OMAR – Obu Omar, al secolo Osama Mustafa Hassan Nasr, è l’imam
sequestrato a Milano il 17 febbraio 2003 da un "commando" della Cia.
Commando che, come risulta dall’inchiesta della procura di Milano, lo
ha poi consegnato, dopo una tappa alla basi di Aviano e di Ramstein in
Germania, alle autorità giudiziarie egiziane. Finito in carcere al
Cairo, dopo interrogatori e torture come da lui denunciato, è stato poi
liberato. Per questa vicenda è in corso un processo a carico di 33
persone davanti ai giudici della prima corte d’assise d’appello di
Milano. Sono imputati l’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari, l’ex
funzionario del servizio segreto militare Marco Mancini con altri
uomini del Sismi e 26 agenti della Cia, latitanti. Altri due dirigenti
di Forte Braschi sono imputati solo di favoreggiamento.
MISSIONE
UNIFIL E MASSACRI DI BAMBINI E CIVILI – Sono 2.450 i militari italiani
impegnati in Libano nella missione Unifil. Si tratta del contingente
più numeroso tra quelli che partecipano alla missione delle Nazioni
Unite. Ed a comandarla è proprio un italiano, il generale Claudio
Graziano.
GLI ULTIMI OSTAGGI ITALIANI – L’ultimo rapimento di un
italiano è avvenuto in Afghanistan ed ha riguardato il giornalista
Daniele Mastrogiacomo e i suoi collaboratori. Sono numerosi però i casi
di sequestro di italiani in Iraq e Afghanistan negli ultimi anni. Nove
sono stati gli italiani rapiti in Iraq e tre sono stati uccisi durante
la prigionia: Fabrizio Quattrocchi, Enzo Baldoni e Salvatore Santoro
(cui si aggiunge Ayad Anwar Wali, un imprenditore iracheno residente in
Italia). Tre, invece, sono stati gli italiani rapiti in Afghanistan.