I rifiutati d’America…

barbone per blog4.jpg

… stanno aumentando a vista d’occhio. A camminare per le strade, mi viene da piangere. Davvero. I poveri sono tantissimi, infinitamente di più di quattro anni fa. L’ultima volta che ci ero venuta.

  • Cristina |

    cara chiara, vai tranquilla

    le foto di questo blog sono creative commons, per cui le puoi prendere e farci quel che vuoi… ovviamente è carino se citi la fonte, ma puoi anche non farlo

    tra poco corro al tuo blog, invece, e provo a vedere se riesco a scriverti qualcosa d’intelligente…

  • chiara |

    ciao, complimenti per le foto, veramente…

    se non ti dispiace vorrei pubblicarne una sul mio blog, con il tuo permesso chiaramente.

    anzi, se ti va, mi piacerebbe avere la tua opinione sull’ultimo post .parla di etica ed estetica, anche se forse etica dell’estetica sarebbe più corretto.

    cmq… aspetto tue notizie per la pubblicazione della foto.

    grazie

    ciao

  • Cristina |

    Qui la cosa tremenda è che i barboni sono ogni 20 metri. Ma tra loro non si parlano, non fanno gruppo, non si aiutano, non chiedono neppure soldi. Se ci parli, sono aperti, simpatici, un po’ pazzi. Passano la giornata a raccogliere lattine per poi rivenderle per pochi dollari…

    Gli americani intanto fanno finta di niente. Popolo assurdo, pieno di dosisupersize di tutto, tranne che di pietas.

    Con lo sguardo stanno ad altezza un metro. Come a Vicenza, guardano solo i negozi. Sotto il metro di altezza, le strade sono pulite, ma ci sono uomini e donne sparsi in ogni dove. Ma gli americani non abbassano lo sguardo.. Meglio la vetrina… Meglio lo shopping…

    Questa economia dell’efficienza… Brutta cosa…

    Poi, ci sono anche altre cose belle, però… Ne parliamo successivamente…

  • ale |

    strano che i modernissimi americani non abbian ancora fatto come i nostri amici dell’amministrazione comunale di vicenza: divieto di mendicare nel centro storico. il centro è per lo shopping, dopotutto

  • Andrea |

    C’è da piangere si … purtroppo NY è molto lontana da come viene rappresentata in Sex and the City : )

    L’arte di “nascondere” queste difficoltà sociali sembra essere l’attività preferita dai “major”…

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