Che acida torta, un paese a metà…

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… credo per entrambe le parti, vedere lo spettacolo delle torte pari non sia proprio un granché… In tv Prodi è apparso davanti a uno schermo verde acido.
Che cos’è diventata l’Italia? Un paese forse troppo lontano dal mio immaginario…

  • masterP |

    Mi pare che il problema di governare più o meno lungo tenendo insieme la maggioranza si ponga ben prima dell’incarico a Prodi di formare il governo. Leggo con orrore di Franca Rame che si lamenta di non avr ricevuto telefonate di congratulazioni dal centrosinistra, di Di Pietro che sventola i suoi 25 seggi contro Mastella, accusandolo di chiedere la presidenza di una camera e un ministero, tutti a dire “Io ho vinto più di te”.

    Qui c’è un problemino non da poco, ragazzi: questo governo non sarà in carica che tra un mese e mezzo, se tutto va bene. Nel frattempo il gioco sarà quello di delegittimarlo in tutti i modi. E questi (che io ho votato) già si scannano per le poltrone. Mi viene solo voglia di andare per un po’ fuori dai…coglioni.

  • Cristina |

    !!!!

  • Angela |

    Chissà Tremaglia se non si sta sparando sui co… ehm… si sta zappando sui piedi! 😉

  • Cristina |

    Governare con Rifondazione sarà un problema. E tuttavia ci si proverà! Però la questione è che, paradossalmente, senza la legge elettorale di Berlusconi (che aveva evidentemente pensato per sé) oggi sarebbe impossibile per il centro-sinistra governare…

    Certe cose si rivoltano contro chi le ha pensate. Ma a parte questa infantile riflessione, in ogni caso, con una situazione siffatta, significa che l’Italia è un Paese A SPECCHIO. Che le due anime, poi, se sovrapposte, coincidano? Ho i miei seri dubbi…

    Sarà difficile fare cinque anni con una risicata maggioranza al senato? Ne sono sicura

    Lavoreranno alle riforme? Mah…

  • angelo crespi |

    Cara Cristina

    in un sistema bipolare non può che esserci, più o meno, una parità dei consensi. Anche se ci fossero stati due o tre punti parcentuale di differenza, la sensazione della divisione resterebbe.

    Il nocciolo come succede nelle democrazie bipolari più evolute è che i due contendenti devono per forza accettare regole e valori comuni a prescindere dai programmi politici.

    La cosa purtroppo qui da noi non succede, soprattutto per colpa della sinistra. E perdonami in questa mia deduzione non voglio caricare le mie affermazioni di motivi inutilmente polemici o ideologici.

    La parte che non condivide i valori della nostra civiltà nel centro destra è assolutamente minoritaria: meno dell’1 per cento attribuibile ad alternativa sociale. Mentre a sinistra le forze (che non a caso si definiscono) antagoniste che tutto sommato vorrebbero fare tabula rasa della nostra tradizione e continuano a premere per una palingenesi storica, arrivano a circa il 10 per cento.

    Questo mi sembra un problema.

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