Ancora con ‘sti anni ’80?

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Oggi esce il “nuovissimo” album The very best of Japan. Con tanto di dvd con i “migliori” video degli anni ’70/’80 del gruppo.

Ma voi, ve li ricordate i Japan? Vabbé sì, erano anche bravini, ma insomma. Sinceramente, io che sono del ’73 e che già ho subito come una punizione divina il paninaresimo e la Milano da bere, non ne posso veramente più di questo “revival de noartri”.

BASTACONGLIANNIOTTANTA!!!!!!!

  • miziusmau |

    e chi ricorda il mitico cantante Giampiero Artegiani?

  • Lino |

    Mercì Cristina, piacere mio…

    gli anni 80 sono interessanti proprio per il loro dualismo, riconoscibile col senno di poi (anche e soprattutto per me), pur essendo curioso non sono un gran osservatore partecipante 🙂

    Non so se cercavi abbastanza, ma il fatto che tu li abbia scoperti dopo testimonia per gli anni 80 l’esistenza di un “underground” (concettuale e reale) che è praticamente scomparso nell’arco di 10 anni.

    Non c’entra nulla con la musica ma mi vengono in mente come tante osterie e taverne, seminascoste e sconosciute, abbiano perso la loro esclusività arrivando al pari di più noti ristoranti, forse per la musica (e non solo) è successo lo stesso. In musica come in gastronomia credo esistano dei percorsi…non sempre lineari.

    ciao cristina, piacere mio.

  • Cristina |

    Uao Lino!

    Non ci conosciamo ma chapeau!

    Lo so, lo so che ci sono state anche tante cose belle, ma a noi “bimbi belli” in quel periodo non è arrivato nulla, se non le schifezze sovrascritte. Tutte le cose che mi hai scritto – sacrosante – io le ho scoperte dieci anni dopo, quando ormai era passato tutto. Tranne il Live Aid, s’intende…

    Anche allora, forse ai ragazzi arrivava poca informazione.. di quella buona?

    O ero io a non cercare abbastanza?

    Ciao! Piacere di aver fatto la tua conoscenza…

  • Lino |

    Non sei vecchia Cristina :o)…ed io non sono nato negli anni 80, ma quegli anni hanno avuto una loro valenza, una sorta di liberazione dall’eccesso di politica (violenta) degli anni precedenti (almeno un decennio), la storia si ripete e le mode (si dice con cicli ventennali) anche, fatti due conti ecco la rivisitazione. Certo che c’era dell’immondizia artistica e non, ma anceh cose molto interessanti e di grande valore, tutto il movimento cyberpunk le prime sperimentazioni multimediali), etichette musicali indipendenti che promuovevano gruppi tipo litfiba o diaframma (firenze), Negazione (torino), Denovo (catania) accanto alle Candeggina Gang (Jo Squillo) ed i Krisma. A livello internazionale, anceh se nati nei 70 esplodevano Police, Talking Heads, U2, Brian Eno come produttore, Geldof organizza il Live Aid…nel cinema Wargames, Blade Runner (in anticipo di più di 20 anni), Tron e molti altri che hanno lasciato un segno…

    Certo la TV in italia diventava commercialissima, ed a volte patetica, ma è sempre stata uno specchio del Paese, a prescindere dalle esperienze personali, non credo siano da buttare e neanche da prendere a riferimento magari come diceva Kierkegaard: per affrontare la vita si deve guardare avanti, per capirla si guarda indietro!

    Se non ricordo male c’era chi si chiedeva “cosa restera di questi anni 80” ;o)

  • Cristina |

    Scusami morgan, ma non ho capito… quale seconda parte? Quello che dico io o quello che dice la Master P? O Angela? Mica sarai nato anche te negli anni Ottanta, VERO? Non mi fate sentir VECCHIA!!!

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