Libri che vendono: l’amore perfetto

Dai, il titolo, se non fosse così banale, sarebbe già stato indice di successo annunciato.
E infatti,  25.000 copia in meno di un mese. Giusto o non giusto che sia, sentite qui la trama di L’amore Perfetto:

Paola e Alberto, si erano conosciuti due anni prima a una mostra… Ma quello che avrebbe dovuto essere uno dei tanti incontri occasionali a cui Alberto era abituato, si rivelerà invece qualcosa di diverso che stravolgerà la sua vita e quella della sua famiglia. Schiacciato infatti dai sensi di colpa, Alberto sarà dilaniato da una profonda crisi interiore, il cui esito lo porterà a un insanabile conflitto tra il ruolo di marito e quello di padre. Maria Grazia, sua moglie, pur di difendere il suo amore, la sua casa, i suoi figli, subirà inizialmente il disamore, la freddezza, l’indifferenza di Alberto fino a che…

Come due film proiettati contemporaneamente su uno schermo diviso perfettamente a metà, lo scrittore fa scorrere davanti ai nostri occhi le vite parallele di Alberto e Maria Grazia nelle loro irriducibili diversità.

Quel che consola, è la biografia dell’autore. Angelo Ronsivalle, MAESTRO delle scuole elementari. Nato a Paternò (CT) nel 1953. Laureato in Pedagogia e diplomato in Direzione di coro e canto corale, tiene corsi di musica ed ha scritto canzoni e prodotto per molti anni jingles pubblicitari per radio e televisione.

Ha già pubblicato Una paura chiamata amore (Fermento 2003) un romanzo sull’anoressia; Coriandoli (Fermento 2003) un’occasione di meditazione e riflessione sui temi che accompagnano la nostra esistenza; Il Triangolo (Fermento 2005) un complesso triangolo amoroso e L’aborto di Luna (Fermento 2006).

Ora, mi chiedo: com’è che costui conosce così bene le donne e le sa raccontare??? Forse è il confidente delle colleghe maestre…

  • roberto |

    cristina, la chiusura del tuo post dischiude un mondo.
    la possibilita’ intendo che ci si possa confrontare su temi come la conoscenza dell’universo femminile, e la prospettiva che cio’ possa essere alimento di racconti, ossia di nuova creazione artistica.
    varrebbe forse la pena di riflettere come nel dibattere del mondo “privato” in qualche misura si riesca anche a fare i conti con la societa’ di oggi, il ristagno economico, e l’assenza di una prospettiva di avanzamento/riscatto.
    vivendo down under non mi e’ facile avere accesso alle ultime edizioni pubblicate in italia e quindi non posso commentare specificatamente sull’autore..
    ciao
    Roberto

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