La fabbrica del senso

“I mass media – scriveva Noam Chomsky in Manufacturing Consent: the Political Economy of the Mass Media – come sistema assolvono la funzione di comunicare messaggi e simboli alla popolazione. Il loro compito è di divertire, intrattenere e informare, ma nel contempo di inculcare negli individui valori, credenze e codici di comportamento atti a integrarli nelle strutture istituzionali della società di cui fanno parte”.

 Panem et circenses, ci vogliono, per le persone. Cibo ed intrattenimento. In modo da pilotare pensieri, e desideri. Se ne parla, di questo tema, attraverso la raffigurazione artistica dei lavori selezionati per La fabbrica del senso, esposizione a cura di Francesca Guerisoli e Stefano Taccone. L’insieme dei lavori mettono in moto un processo che, alla stregua di una triade hegeliana, affronta la viscida insidia del “consenso” con l’arma graffiante del “dissenso” per cercare un “senso”. Chissà.

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 Cerchiamo dunque un significato all’interno dei lavori di Maddalena Fragnito nella serie Propagandistico (2009), che riflette sulla definizione di “propaganda”, spezzettandola e ricombinata per creare frasi che invitano l'osservatore a soffermarvisi e a ridefinirla. E di altri artisti tra cui Roberto De Luca, Rosa Futuro, Marta Lodola e Anja Puntari.

Spaziocorale, Via G. Bellezza, 16/A – Milano, dall'8 febbraio al 13 marzo 2011, ore 16-20