Evviva l’Ecopass a Milano, e anche la chiusura del centro, se possibile

Primo post del 2008, in controtendenza rispetto a chi vuol viaggiare in macchina comunque, dovunque, e chissenefrega della CO2 che respiriamo, che tanto a Milano ci si lavora e poi si torna fuori città a respirar l’H2O buona.

Completamente concorde con l’iniziativa di Ecopass, anche se ci sarà qualche problema organizzativo, all’inizio, tra call center e gratta e sosta e permessi vari, credo che anche i milanesi se lo meritino, di vivere una città a misura d’uomo. Addirittura io sarei per la chiusura totale della cerchia 1, quella dei vecchi navigli. Perché Milano non è una città così brutta. Sono le macchine che la fanno brutta. E sono le persone che per comodità buttano i rifiuti per terra, alla qualunque, e vogliono parcheggiare fuori dal negozio in cui entreranno per fare shopping.

Sì lo so. Sono per uno stile di vita praticamente impossibile. Dove i pedoni abbiano a disposizione mezzi che funzionano, e dove camminare sia ancora normale, e non un grande lusso che in pochi si possono permettere. Però da qualche parte bisognerà pur iniziare…

  • Cristina Tagliabue |

    Caro Davide, con tutto il rispetto per tutti, mi trovi completamente concorde. Se stiamo a battibeccare su quale auto sì e quale no, semplicemente stiamo ponendoci male il problema, la domanda, e la risposta. Grazie per il tuo intervento, che come sempre si distingue…

  • davidetoffa |

    Cara Cristina, anzitutto un augurio di buon anno…
    come sai vengo da un’esperienza di vita in Svezia, e per dirla tutta mi è bastato vivere la 6 mesi per rendermi conto che le città “utopistiche”, come le definiscono altri tuoi lettori, esistono veramente.
    Poi mi son chiesto, “si..in effetti è facile parlare per la Svezia..sono 50anni avanti a noi..”
    Allora per l’ultimo dell’anno sono stato una settimana in Slovacchia, però pur essendo 50anni INDIETRO a noi nei centri le auto sono bandite, per l’esattezza non è mai stato concesso il permesso alla circolazione: un mega parcheggio all’esterno della città e all’uscita delle vie autostradali, 10 cent all’ora di parcheggio con navetta per il centro gratuita e il gioco è fatto.
    Quindi non dipende tanto dall’arretratezza o meno del Paese..è la cultura..l’automobile per i nostri avi è stata un simbolo di benessere derivato dopo la ricostruzione in seguito al dopoguerra..per noi giovani è una comodità con la quale siamo cresciuti e che a fatica rinunciamo…tuttavia, pian piano sento che tra le nuove generazioni cresce una responsabilità etica che spero possa portare nel giro di qualche lustro ad una classe dirigente e politica più responsabile e sensibile in primis ai problemi di sostenibilità ambientale, culturale e sociale!
    Concludo con un ultimo pensiero, che vuole essere una provocazione:
    “l’auto..è davvero la risposta ad un bisogno dei consumatori, o è più semplicemente la risposta ad un bisogno fittizio che ci fanno credere di avere?”
    Davide

  • Asab |

    W l’Ecopass
    la Punto diesel paga 5 euro, e il Cayenne entra gratis…
    ora che cambio la macchina mi prendo un bel 3000 benzina…

  • Cristina Tagliabue |

    O era troppo solo O… Pensavo che H2O potesse essere carino da scrivere, anche se sbagliato.. Buon anno a te, che racconti una storia diversa dalle altre

  • Idepicc |

    ” …a respirar l’H2O buona” ? Lapsus certamente …. ma anche l’acqua buona è importante. Rimpiango tanto il mio vecchio lavoro perchè potevo usare la mia bicicletta per muovermi (a Milano), ora ahimè sono invece un “pendolare al contrario” (lavoro fuori Milano e abito in città) e un vero forzato dell’auto e dell’autostrada. Buon anno.

  Post Precedente
Post Successivo